Rottamazione quater: come non dimenticarsi le rate

Il 31 ottobre scade il termine per il pagamento  dell’importo dovuto (o della prima rata nel caso ci sia avvalsi della facoltà di rateizzare l’importo) della definizione agevolata delle cartelle esattoriali (“Rottamazione quater”).

Per non incorrere nell’inefficacia della Definizione agevolata, è necessario che ciascuna rata sia regolarmente e integralmente pagata nel rispetto delle scadenze previste dalla legge.

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PEC: obbligatoria per tutti dal 30 novembre 2023

A partire dal 6 luglio 2023 è possibile ricevere comunicazioni legate a multe, accertamenti, cartelle esattoriali e altro da parte della Pubblica Amministrazione sulla propria Pec, e non per raccomandata. Ciò è possibile grazie all’indice nazionale dei domicili digitali (Inad), su cui si può registrare il proprio indirizzo di posta certificata che si intende utilizzare come domicilio digitale.

Cosa succede se non attivo il domicilio digitale

Chi non attiverà un domicilio digitale non subirà conseguenze, almeno fino al 30 novembre 2023: le stesse comunicazioni verranno consegnate come al solito al proprio indirizzo fisico. Fino al 30 novembre 2023 la Pa, quando dovrà inviare una comunicazione, verificherà se per il codice fiscale in questione sia già attivo o meno un domicilio digitale, e si comporterà di conseguenza per l’invio delle comunicazioni. Chi non ha una Pec, in ogni caso dovrà crearne una e attivare il domicilio digitale.

Dopo la data del 30 novembre 2023 infatti non verranno più inviate comunicazioni cartacee. Entro quella data quindi ognuno dovrà dotarsi di Pec.

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Tabacchi, valori postali e bollati: ritorna l’obbligo del POS

Con la Determinazione Prot. 355282 del 26.06.2023 il Direttore Generale dell’Agenzia dogane e monopoli ha disposto la revoca dell’esenzione dall’obbligo di accettare i pagamenti a mezzo POS per le transazioni relative a tabacchi e valori bollati.

Obbligo POS e sanzioni – Con il ritorno dell’obbligo del POS ricompare anche la possibile applicazione della sanzione prevista per la mancata accettazione di pagamenti elettronici, in vigore dal 30 giugno 2022.

Nei casi di mancata accettazione di un pagamento, di qualsiasi importo, effettuato con una carta di pagamento, ai soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, è prevista una sanzione amministrativa fissa, pari a 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento.

Per la sanzione in esame è esclusa la possibilità di procedere al pagamento in misura ridotta.

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