Coronavirus – come richiedere le agevolazioni all’Inps

L’Inps ha fornito le istruzioni per accedere ai benefici previsti per l’emergenza Coronavirus ed in particolare

Per la presentazione delle domande occorre inserire i seguenti dati:

  1. Indirizzo mail
  2. Telefono
  3. Iban

N. B. non ci sarà alcun ordine cronologico e le domande potranno essere inviate anche nei giorni successivi al primo aprile collegandosi al sito e cliccando sul banner dedicato

Coronavirus – Le agevolazioni previste e le istruzioni operative dell’Inps

Il decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, ha introdotto diverse misure a sostegno:

dei lavoratori, delle famiglie e delle imprese per far fronte all’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del COVID-19.

L’INPS ha fornito le prime informazioni, visibili cliccando sul link:

In particolare le domande per le indenntà previste per artigiani/commercianti e lavoratori autonomi dovranno essere presentare in via telematica utilizzando i canali telematici messi a disposizione www.inps.it.
Le domande saranno rese disponibili, entro la fine del corrente mese di marzo, dopo l’adeguamento delle procedure informatiche.

Coronavirus – pubblicato l’elenco definitivo delle attività che possono rimanere aperte

E’ stato pubblicato il Dpcm con l’elenco definitivo  (Allegato) delle attività che possono rimanere aperte.

Il decreto dispone

  • la sospensione  di tutte le attività non rientranti nell’allegato fino al 3 aprile 2020;
  • le imprese le cui attività sono sospese possono completare le attività necessarie alla sospensione entro il 25 marzo 2020 compresa la spedizione della merce in giacenza;
  • sono consentite le attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività di cui all’allegato e dei servizi di pubblica utilità e dei servizi essenziali previa comunicazione al Prefetto;
  •  sono consentite le attività degli impianti a ciclo produttivo continuo, previa comunicazione al Prefetto;

N.B.

  • Alcune attività che risultano permesse dal Dpcm sono tuttavia proibite dall’ordinanza regionale che si allega Decreto Presidente Giunta Regionale n. 34.
  • L’ordinanza regionale prevede la chiusura degli studi professionali, salvo l’utilizzo del lavoro agile, con esclusione dello svolgimento delle attività indifferibili ed urgenti o sottoposte a termini perentori di scadenza ivi effettuate. Sono esclusi dalla presente chiusura tutti gli studi medici e/o sanitari e di psicologia.

Coronavirus: nuovi limiti previsti dalla Regione Piemonte

Nell’attesa che venga pubblicato il nuovo decreto del Governo, la Regione Piemonte ha varato ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza coronavirus., con decorrenza immediata e fino al 3 aprile 2020

Restano aperte solo le attività che sono considerate essenziali: i negozi di prodotti alimentari, le farmacie, le parafarmacie, le edicole, le tabaccherie.

Le altre attività riconosciute come servizi essenziali – che saranno ufficializzate nella giornata di oggi, domenica 22, con i relativi codici Ateco – dovrebbero essere le seguenti: Elenco codici ateco attività essenziali

Il provvedimento prevede, tra le misure principali:

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Come richiedere la moratoria dei finanziamenti e dei leasing

Il decreto prevede espressamente una serie di misure di sostegno finanziario alle piccole e medie imprese, tra cui la moratoria dei pagamenti delle rate dei finanziamenti bancari e dei leasing finanziari. 

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Pubblicato il decreto con le proroghe per l’emergenza Coronavirus

E’ stato pubblicato in data odierna il decreto legge recante misure urgenti per imprese, lavoratori e famiglie a causa dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus

Si riepilogano le misure riguardanti la sospensione dei termini di effettuazione dei versamenti fiscali e contributivi e degli altri adempimenti fiscali.

Scarica le tabelle riassuntive:

Tabella riassuntiva proroga versamenti

Tabella riassuntiva proroga altri adempimenti

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Coronavirus, firmato accordo sindacati-governo per la sicurezza dei lavoratori

Le parti sociali hanno raggiunto un accordo sulle misure di contenimento della diffusione del coronavirus in tutti i luoghi di lavoro. Un protocollo condiviso con indicazioni operative per le aziende, per attuare in modo uniforme su tutto il territorio nazionale le prescrizioni del legislatore e dell’Autorità sanitaria”.

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