Quale documento devo emettere se vendo ad un privato consumatore estero?

Per le operazioni di commercio elettronico indiretto effettuate nei confronti di privati consumatori trovano applicazione le semplificazioni previste, ai fini della certificazione fiscale dei corrispettivi, per le vendite per corrispondenza, per cui non risulta obbligatoria:

• né l’emissione della fattura, salvo che sia richiesta dal cliente non oltre il momento di effettuazione della cessione;
• né il rilascio dello scontrino o della ricevuta fiscale;

I corrispettivi delle vendite devono essere annotati nel registro dei corrispettivi.

Non ho presentato il modello F24 con saldo a zero. Quali sono le sanzioni? Posso ravvederlo?

L’omessa presentazione del modello di versamento a zero, contenente i dati relativi alla compensazione vede applicata la sanzione di euro 100, che viene però ridotta a euro 50 se il ritardo non è superiore a 5 giorni lavorativi.

E’ possibile ravvedere l’omessa presentazione pagando la sanzione in misura ridotta contestualmente alla presentazione del modello F24 a zero.

L’importo della sanzione da versare è calcolato in base al momento in cui avviene la presentazione:

euro 5,56 se la delega di pagamento a saldo zero viene presentata entro 5 giorni dall’omissione
euro 11,11
se la delega di pagamento a saldo zero viene presentata entro 90 giorni dall’omissione
euro 12,50 se la delega di pagamento a saldo zero viene presentata entro 1 anno dall’omissione
euro 14,29 se la delega di pagamento a saldo zero viene presentata entro 2 anni dall’omissione
euro 16,67 se la delega di pagamento a saldo zero viene presentata oltre 2 anni dall’omissione
euro 20
se la delega di pagamento a saldo zero viene presentata dopo la constatazione della violazione mediante PVC

Importi aggiornati al 24/10/2022

Come ricevere le fatture elettroniche

Puoi ricevere le fatture dei tuoi fornitori in tre modi.

1. Sul sito web dell’Agenzia delle entrate

Puoi consultare e scaricare le fatture elettroniche che hai ricevuto all’interno della tua area riservata sul sito web dell’Agenzia delle entrate.

2. Via PEC

Se hai un indirizzo PEC, puoi farlo presente al fornitore: la fattura elettronica arriverà nella tua casella di posta certificata.

3. Con un software di fatturazione elettronica (abbinato a Codice Destinatario) SOLUZIONE PREFERIBILE

Registrandoti a un canale telematico accreditato con il Sistema di Interscambio per trasmettere e ricevere fatture elettroniche ti verrà dato un Codice Destinatario.

Se comunichi questo codice al tuo fornitore, potrai ricevere le fatture elettroniche all’interno del canale da te scelto.

In alternativa puoi inserire il tuo codice destinatario sul sito dell’Agenzia delle Entrate. In questo caso le fatture ti verranno recapitate indipendentemente dal codice inserito dal fornitore.

Per inserire il codice destinatario consulta la Faq “Come inserire il Codice Destinatario

Codice destinatario GBSoftware: QULXG4S

Come si fa una fattura elettronica per omaggi

Ai fini Iva costituiscono cessioni di beni (e quindi sono soggette ad iva):

  • le cessioni gratuite di beni prodotti o commercializzati dall’impresa;
  • le cessioni gratuite di beni diversi da quelli prodotti o commercializzati dall’impresa se di costo unitario superiore ad euro cinquanta
  • la destinazione di beni all’uso o al consumo personale o familiare dell’imprenditore o di coloro i quali esercitano un’arte o una professione o ad altre finalità estranee alla impresa o all’esercizio dell’arte o della professione, anche se determinata da cessazione dell’attività, con esclusione di quei beni per i quali non è stata operata all’atto dell’acquisto la detrazione dell’imposta.

Le descritte operazioni vanno assoggettate ad Iva.

In caso di cessioni gratuite è possibile:

  • esercitare la rivalsa facendo pagare l’iva al cliente
  • non esercitare la rivalsa

Cedente che esercita la rivalsa (cioè addebita l’iva al cessionario)

In tale circostanza, il cedente nazionale deve emettere una “normale fattura elettronica utilizzando il Tipo documento TD01 (in caso di fattura immediata) oppure il TD24 (in caso di fattura differita, con obbligo di emissione del ddt utile a comprovare la data di effettuazione dell’operazione).

Resta inteso che, trattandosi di omaggi/campioni gratuiti, il cliente sarà tenuto a versare alla controparte solo l’importo dell’imposta applicata in fattura.

Cedente che non esercita la rivalsa (non fa pagare l’iva al cessionario)

In tale ipotesi occorre emettere o:

  • un’autofattura singola per ciascuna cessione
  • un’autofattura globale mensile per tutte le cessioni effettuate nel mese.

Nell’autofattura occorre indicare

  • il valore dei beni (prezzo di acquisto o di costo);
  • l’aliquota applicabile
  • l’imposta
  • una annotazione che trattasi di “autofatturazione per omaggi”.

Esempio di compilazione della fattura elettronica

Tipo di documento TD27 – fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa

Modalità di compilazione 

CedentePrestatore dati del Cedente
CessionarioCommittente dati del Cedente
Data data di effettuazione dell’operazione
Imponibile valore dell’omaggio (prezzo di acquisto o di costo)
Imposta imposta relativa
Campo 2.1.1.4 <Numero>  numerazione progressiva.

L’autofattura TD27 andrà annotata nel solo registro delle fatture emesse.

DDT

Si ricorda che in caso di cessioni gratuite è sempre opportuno emettere un documento di trasportospecificando la causale del trasporto – omaggio, cessione gratuita – al fine di identificare il destinatario finale dell’omaggio e dimostrare l’inerenza della spesa.

In alternativa è possibile effettuare l’annotazione dell’omaggio su un apposito registro “registro degli omaggi”.

Acquisti da San Marino con IVA

Il soggetto passivo IVA residente che riceve una fattura cartacea con addebito dell’imposta da soggetto residente nella Repubblica di San Marino, deve emette una fattura, inviandola al sistema SDI, con tipo documento TD28.

In presenza di una fattura cartacea emessa da un fornitore di San Marino con addebito dell’imposta va utilizzato il documento TD28 e non il TD17 o TD19 che, invece, deve essere adoperato per l’assolvimento dell’imposta nel caso in cui la fattura ricevuta dall’operatore sammarinese (elettronica o cartacea) sia senza addebito dell’imposta.

Modalità di compilazione del documento XML TD28

CedentePrestatore dati del Cedente residente nella Repubblica di San Marino emittente la fattura cartacea con addebito dell’imposta.
CessionarioCommittente dati del Cessionario
Data data di effettuazione dell’operazione indicata nella fattura cartacea emessa dal Cedente sammarinese
Indicazione di imponibile e imposta o della Natura nel caso di non imponibilità, come indicato nella fattura ricevuta
Campo 2.1.1.4 <Numero>  numerazione progressiva indicata nella fattura cartacea ricevuta ed emessa dal fornitore sammarinese.

 

Fattura elettronica per autoconsumo

Spesso capita che alcuni imprenditori o professionisti si trovino a dover destinare beni o servizi a finalità estranee rispetto all’attività propria dell’impresa.

Queste situazioni costituiscono delle casistiche di autoconsumo c.d. “esterno” per le quali la normativa IVA impone la necessità di emettere un’autofattura in formato elettronico.

In questo caso la fattura elettronica deve essere emessa nel seguente modo:

Campo <CodiceDestinatario> Indicare il codice destinatario, se disponibile (in alternativa riportare la PEC utilizzata). o “0000000” (sette 0)
 Campo <PECDestinatario>  Inserire l’indirizzo di posta elettronica certificata, nel caso in cui non sia stato fornito il codice destinatario.
 Codice <TipoDocumento>  TD27
Campo <CedentePrestatore> Dati del soggetto passivo che emette il documento
 Campo <CessionarioCommittente>  Dati del soggetto passivo che emette il documento
Campo <Data> Data di effettuazione dell’operazione di cessione o di prestazione di servizi, da determinarsi secondo le regole previste dall’articolo 6 del DPR 633/72.
Campo <Numero> Utilizzare la numerazione progressiva delle fatture emesse dal soggetto passivo
Campo <TipoCessionePrestazione> Descrizione dell’operazione   (Ade esempio estromissione di 1 telefono modello marca dalla propria attività professionale –  autoconsumo)
Campo <ImponibileImporto> Imponibile
Campo <Imposta> Imposta calcolata secondo l’aliquota corrispondente
 Campo <Aliquota> Indicare l’aliquota IVA
Campo <Natura>  Indicare il codice rappresentativo della natura delle operazioni non rientranti tra quelle imponibili

Come richiedere la conservazione all’Agenzia delle Entrate

Per richiedere la conservazione elettronica all’AdE occorre effettuare i seguenti passaggi:

1 Accedere alla pagina riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate

Link Agenzia delle Entrate

2 Accedere alla Sezione Fattura Elettronica

  3 Selezionare Fatture e corrispettivi

In questa sezione, selezionando le tue fatture, le persone fisiche possono visionare le fatture ricevute in qualità di consumatori finali

4 Accedere alla sezione “Fatturazione elettronica e conservazione”

 

4 Accedere alla sezione conservazione

5. Aderire alla Conservazione

Conservazione delle fatture elettroniche

Hai ricevuto una fattura elettronica, ora la devi conservare. Infatti, tra i (pochi) obblighi per i contribuenti in regime forfettario vi è la conservazione delle fatture di acquisto.

Dal 1° luglio 2022 i forfettari che nell’anno precedente hanno percepito compensi o ricavi superiori a € 25.000 sono obbligati alla fatturazione elettronica.

Questo vuol dire che, oltre ad emettere, hanno anche l’obbligo di conservare fatture elettroniche.

I contribuenti in regime forfettario che non superano la soglia di compensi/ricavi invece possono continuare a conservare le fatture in formato cartaceo, almeno fino al 31 dicembre 2023. Infatti, dal 1 gennaio 2024, scatta anche per loro l’obbligo di fatturazione elettronica.

Conservazione digitale per i forfettari: come funziona e quali sono i vantaggi

I forfettari obbligati alla fatturazione elettronica devono conservare le fatture tramite conservazione digitale a norma.

Ma non solo: possono ricorrere a questa modalità anche i forfettari esonerati dall’obbligo, ma che desiderano conservare le fatture in modo più semplice e comodo rispetto al formato cartaceo.

La conservazione digitale è un processo regolamentato tecnicamente dalla legge che permette di conservare le fatture in modalità digitale, mantenendo il valore legale del documento. Questo tipo di conservazione si definisce “sostitutiva” proprio perché “sostituisce” la fattura cartacea. In questo modo, non devi più stampare e archiviare le fatture nei faldoni e annulli il rischio di perderle o danneggiarle.

La conservazione sostitutiva può essere alternativamente:

  1. Effettuata tramite il software di fatturazione elettronica utilizzato (questa soluzione è normalmente a pagamento;
  2. Richiesta gratuitamente all’Agenzia delle Entrate

Per richiedere la conservazione all’Ade consulta la sezione: “Come richiedere la conservazione all’Agenzia delle Entrate”

Come ricevere le fatture elettroniche

I forfettari sono obbligati a ricevere fatture elettroniche?

Dal 1° luglio 2022 i contribuenti che nell’anno precedente hanno ottenuto ricavi o compensi superiori al € 65.000 sono sottoposti all’obbligo di fatturazione elettronica per il forfettario. Possono quindi ricevere fatture elettroniche tramite PEC o un canale telematico accreditato con il Sistema di Interscambio (i punti 2 e 3 del paragrafo successivo).

I forfettari che al momento rimangono esonerati dall’obbligo possono continuare a ricevere la fattura in copia analogica o in PDF.

Come ricevere le fatture in regime forfettario

Puoi ricevere le fatture dei tuoi fornitori in quattro modi.

1. In copia analogica (cartacea o PDF)

Se non hai l’obbligo di fatturazione elettronica, puoi ricevere la fattura in copia analogica.

Prima che il fornitore emetta la fattura elettronica, comunicagli che:

  • sei esonerato dalla fatturazione elettronica,
  • non vuoi specificare una PEC,
  • non hai hai un codice destinatario.

In questo caso lui, come indicato dall’Agenzia delle entrate, ti dovrà rilasciare una copia analogica della fattura (cartacea o in PDF).

2. Sul sito web dell’Agenzia delle entrate

Puoi consultare e scaricare le fatture elettroniche che hai ricevuto all’interno della tua area riservata sul sito web dell’Agenzia delle entrate.

3. Via PEC

Se hai un indirizzo PEC, puoi farlo presente al fornitore: la fattura elettronica arriverà nella tua casella di posta certificata.

4. Con un software di fatturazione elettronica (abbinato a Codice Destinatario) SOLUZIONE PREFERIBILE

Registrandoti a un canale telematico accreditato con il Sistema di Interscambio per trasmettere e ricevere fatture elettroniche ti verrà dato un Codice Destinatario.

Se comunichi questo codice al tuo fornitore, potrai ricevere le fatture elettroniche all’interno del canale da te scelto.

In alternativa puoi inserire il tuo codice destinatario sul sito dell’Agenzia delle Entrate. In questo caso le fatture ti verranno recapitate indipendentemente dal codice inserito dal fornitore.

Per inserire il codice destinatario consulta la Faq “Come inserire il Codice Destinatario

Codice destinatario GBSoftware: QULXG4S

Come inserire il codice destinatario sul sito dell’Agenzia delle Entrate

E’ possibile comunicare ad ogni fornitore il Codice Destinatario Sdi od inserirlo direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

In questo secondo caso, le fatture vengono ricevute sul proprio software anche se il codice destinatario è comunicato errato o se sono comunicati “0000000” come codice SDI.

Per inserire il codice destinatario sul sito dell’AdE occorre effettuare i seguenti passaggi:

1 Accedere alla pagina riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate

Link Agenzia delle Entrate

2 Accedere alla Sezione Fattura Elettronica

  3 Selezionare Fatture e corrispettivi

In questa sezione, selezionando le tue fatture, le persone fisiche possono visionare le fatture ricevute in qualità di consumatori finali

4 Accedere alla sezione “Registrazione dell’indirizzo telematico”

4 Inserire il codice ricevuto dal proprio fornitore di fatturazione elettronica