31 gennaio 2024: cosa cambia per chi vende online

Per evitare di incorrere in notevoli sanzioni, chi vende online dovrà verificare l’obbligo di aprire una partita Iva.

L’obbligo non interessa chi fa sporadiche vendite online magari di oggetti usati.

Entro il 31/1/2024 tutte le piattaforme online dovranno comunicare alle Autorità Fiscali i dati del conto corrente utilizzato per le vendite, il titolare del conto corrente, l’importo del reddito proveniente dalle vendite effettuate e il numero delle operazioni concluse sulla piattaforma. (direttiva europea Dac7 (UE) 2021/514 )

Richiesta delle piattaforme

I gestori delle piattaforme come Amazon, Ebay, Etsy, Airbnb, Vinted, Vestiaire Collective, Wallop, chiederanno ai propri utenti di compilare un modulo con i seguenti dati:

Per le persone fisiche:

  • nome e cognome,
  • data di nascita,
  • indirizzo
  • codice fiscale o eventuale partita Iva.

Per le persone giuridiche:

  • ragione sociale,
  • indirizzo
  • numero di identificazione fiscale con indicazione del paese membro di rilascio,
  • eventuale partita IVA
  • stabile organizzazione.

I dati saranno richiesti nel caso in cui raggiunga una di queste due condizioni:

  • abbiano concluso 30 o più vendite in un anno solare
  • abbiano guadagnato più di 2mila euro con le vendite in un anno solare.

In caso di mancato invio delle informazioni dopo la richiesta iniziale e due ulteriori solleciti, a 60 giorni di distanza dal secondo, il gestore della piattaforma potrà chiudere l’account e impedirgli di registrarsi nuovamente o, addirittura, trattenere il corrispettivo dovuto al venditore finché questi non gli avrà fornito tutti i dati.

Tutti i dati saranno poi inviati alle autorità fiscali che potranno poi valutare l’esistenza di un’attività commerciale svolta in forma di impresa, che richiede l’apertura della partita Iva ed il versamento delle imposte sul reddito e l’Iva.

Attività interessate

Rientrano nell’obbligo di comunicazione: l’e-commerce, l’affitto di beni immobili, l’offerta di servizi personali e le attività di noleggio di qualsiasi mezzo di trasporto. Restano invece fuori dall’obbligo i grandi fornitori di alloggi nel settore alberghiero.

Esempio

Vinted, società residente in Lituania dovrà invierà i dati raccolti tra i suoi utenti, all’amministrazione fiscale lituana, che a sua volta invierà i dati relativi agli utenti italiani all’Italia, quelli relativi agli utenti francesi alla Francia, e così via. A questo punto l’Agenzia delle Entrate avrà i dati per valutare l’esistenza di un’attività commerciale svolta in forma di impresa, che richiede l’apertura della partita Iva ed il versamento delle imposte sul reddito e l’Iva.