Ai fini Iva costituiscono cessioni di beni (e quindi sono soggette ad iva):
- le cessioni gratuite di beni prodotti o commercializzati dall’impresa;
- le cessioni gratuite di beni diversi da quelli prodotti o commercializzati dall’impresa se di costo unitario superiore ad euro cinquanta
- la destinazione di beni all’uso o al consumo personale o familiare dell’imprenditore o di coloro i quali esercitano un’arte o una professione o ad altre finalità estranee alla impresa o all’esercizio dell’arte o della professione, anche se determinata da cessazione dell’attività, con esclusione di quei beni per i quali non è stata operata all’atto dell’acquisto la detrazione dell’imposta.
Le descritte operazioni vanno assoggettate ad Iva.
In caso di cessioni gratuite è possibile:
- esercitare la rivalsa facendo pagare l’iva al cliente
- non esercitare la rivalsa
Cedente che esercita la rivalsa (cioè addebita l’iva al cessionario)
In tale circostanza, il cedente nazionale deve emettere una “normale” fattura elettronica utilizzando il Tipo documento TD01 (in caso di fattura immediata) oppure il TD24 (in caso di fattura differita, con obbligo di emissione del ddt utile a comprovare la data di effettuazione dell’operazione).
Resta inteso che, trattandosi di omaggi/campioni gratuiti, il cliente sarà tenuto a versare alla controparte solo l’importo dell’imposta applicata in fattura.
Cedente che non esercita la rivalsa (non fa pagare l’iva al cessionario)
In tale ipotesi occorre emettere o:
- un’autofattura singola per ciascuna cessione
- un’autofattura globale mensile per tutte le cessioni effettuate nel mese.
Nell’autofattura occorre indicare
- il valore dei beni (prezzo di acquisto o di costo);
- l’aliquota applicabile
- l’imposta
- una annotazione che trattasi di “autofatturazione per omaggi”.
Esempio di compilazione della fattura elettronica
Tipo di documento TD27 – fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa
Modalità di compilazione
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L’autofattura TD27 andrà annotata nel solo registro delle fatture emesse.
DDT
Si ricorda che in caso di cessioni gratuite è sempre opportuno emettere un documento di trasporto, specificando la causale del trasporto – omaggio, cessione gratuita – al fine di identificare il destinatario finale dell’omaggio e dimostrare l’inerenza della spesa.
In alternativa è possibile effettuare l’annotazione dell’omaggio su un apposito registro “registro degli omaggi”.