A partire dal 6 luglio 2023 è possibile ricevere comunicazioni legate a multe, accertamenti, cartelle esattoriali e altro da parte della Pubblica Amministrazione sulla propria Pec, e non per raccomandata. Ciò è possibile grazie all’indice nazionale dei domicili digitali (Inad), su cui si può registrare il proprio indirizzo di posta certificata che si intende utilizzare come domicilio digitale.
Cosa succede se non attivo il domicilio digitale
Chi non attiverà un domicilio digitale non subirà conseguenze, almeno fino al 30 novembre 2023: le stesse comunicazioni verranno consegnate come al solito al proprio indirizzo fisico. Fino al 30 novembre 2023 la Pa, quando dovrà inviare una comunicazione, verificherà se per il codice fiscale in questione sia già attivo o meno un domicilio digitale, e si comporterà di conseguenza per l’invio delle comunicazioni. Chi non ha una Pec, in ogni caso dovrà crearne una e attivare il domicilio digitale.
Dopo la data del 30 novembre 2023 infatti non verranno più inviate comunicazioni cartacee. Entro quella data quindi ognuno dovrà dotarsi di Pec.