IVA sul noleggio di impianti sportivi tra SSD e ASD: il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate, con la Risposta n. 36/2025, ha fornito un chiarimento importante sul trattamento IVA applicabile alle prestazioni di noleggio di impianti sportivi tra società sportive dilettantistiche (SSD) e associazioni sportive dilettantistiche (ASD) appartenenti alla stessa Federazione sportiva.

Il contesto normativo

Le società sportive dilettantistiche senza scopo di lucro, quando concedono in noleggio i propri impianti ad altre ASD della stessa Federazione, possono beneficiare dell’esclusione IVA prevista dall’articolo 4, quarto comma, del DPR n. 633/1972. Tuttavia, tale agevolazione è subordinata al rispetto di specifici requisiti.

I requisiti per l’esclusione IVA

Affinché il noleggio degli impianti sportivi sia escluso da IVA, devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:

  1. Soggetto prestatore: il servizio deve essere erogato da una società o associazione sportiva dilettantistica riconosciuta.
  2. Finalità istituzionali: l’attività deve essere svolta in conformità agli obiettivi statutari dell’ente sportivo.
  3. Destinatari del servizio: il noleggio deve avvenire a favore di soci, associati o enti appartenenti alla stessa Federazione sportiva.

Nel caso analizzato dall’Agenzia delle Entrate, la SSD gestisce un impianto sportivo tramite concessione pubblica e lo concede in noleggio ad ASD affiliate alla stessa Federazione per attività sportive e agonistiche. Poiché l’attività non ha finalità commerciali e rientra negli scopi sportivi dilettantistici, è stata riconosciuta l’esclusione IVA fino al 31 dicembre 2025.

Controlli e verifiche

Nonostante il parere favorevole dell’Agenzia, resta fermo il potere di controllo dell’Amministrazione finanziaria, che potrà verificare la corretta applicazione dell’agevolazione sulla base della documentazione fiscale prodotta.