Legge di bilancio 2025: obbligo di PEC per tutti gli amministratori
La Legge di Bilancio 2025 introduce, tramite il comma 860 dell’articolo unico, un’importante novità: a partire dal 1° gennaio 2025, gli amministratori di società (sia di persone che di capitali) costituite da tale data dovranno dotarsi di un indirizzo PEC personale. Questo obbligo si aggiunge a quello, già esistente, per le imprese di pubblicare la propria PEC nel Registro delle Imprese.
Perché questa novità?
Secondo il Servizio Studi del Senato, l’obbligo nasce con l’intento di garantire una comunicazione ufficiale, tracciabile e sicura tra le imprese e la Pubblica Amministrazione. Inoltre, l’estensione dell’obbligo mira a uniformare l’uso della PEC tra tutte le tipologie di imprese, favorendo l’integrazione digitale a livello nazionale.
Cosa prevede la normativa?
- PEC obbligatoria per gli amministratori: Ogni amministratore di una società costituita dal 1° gennaio 2025 dovrà avere un proprio indirizzo PEC personale, diverso da quello dell’azienda.
- Iscrizione al Registro delle Imprese: Gli indirizzi PEC degli amministratori dovranno essere comunicati e registrati presso il Registro delle Imprese.
- Sanzioni: Anche se per questo nuovo obbligo non sono state definite sanzioni specifiche, la mancata comunicazione della PEC da parte delle società prevede già una multa amministrativa (412 euro per le società e 60 euro per le imprese individuali).
Quali adempimenti devono essere svolti?
- Amministratori di nuove società: Chi assume il ruolo di amministratore in una società costituita dal 1° gennaio 2025 deve attivare una PEC personale e comunicare l’indirizzo al Registro delle Imprese.
- Verifica delle PEC attive: Le società devono assicurarsi che le proprie PEC e quelle dei propri amministratori siano valide e attive per evitare cancellazioni d’ufficio o assegnazioni automatiche da parte delle Camere di Commercio.
Criticità e chiarimenti
La norma pone alcuni interrogativi:
- Doppio obbligo?: Non è chiaro se gli amministratori possano utilizzare la PEC aziendale o se sia obbligatorio attivare una casella separata.
- Impatto burocratico: In società con molti amministratori, il nuovo obbligo potrebbe rappresentare un onere amministrativo aggiuntivo.
- Imprese inattive: La misura non affronta il problema delle numerose imprese inattive ancora iscritte al Registro senza un indirizzo PEC.
Esempio pratico
Immaginiamo una società a responsabilità limitata (SRL) costituita il 15 gennaio 2025 con tre amministratori. Oltre alla PEC dell’azienda, ogni amministratore dovrà attivare una propria PEC personale, comunicandola al Registro delle Imprese. Questo garantirà che eventuali comunicazioni legali destinate agli amministratori siano tracciabili e ricevute con pieno valore legale.
Conclusione
Il nuovo obbligo di PEC per gli amministratori, introdotto dalla Legge di Bilancio 2025, rappresenta un passo avanti verso la digitalizzazione del sistema imprenditoriale italiano, ma richiede attenzione per evitare sanzioni e oneri inutili.