Regime forfetario: novità dal 1/1/2020
La legge di bilancio 2020 modifica i requisiti di accesso e le cause di esclusione dal regime forfetario di cui alla L. 190/2014.
Resta confermato il limite di ricavi e compensi che non deve superare, nell’anno precedente, i 65.000,00 euro.
Le modifiche apportate al regime forfetario decorrono dall’1.1.2020.
Spese sostenute per lavoro dipendente
Per accedere al regime forfetario, dal 2020, le spese per lavoro dipendente sostenute nell’anno precedente devono essere di ammontare complessivamente non superiore a 20.000,00 euro lordi.
Le spese che concorrono alla formazione di tale limite sono quelle per:
- lavoro accessorio;
- lavoratori dipendenti e collaboratori;
- utili erogati agli associati in partecipazione con apporto costituito da solo lavoro;
- somme corrisposte per le prestazioni di lavoro effettuate dall’imprenditore medesimo o dai suoi familiari.
Possesso di redditi di lavoro dipendente e assimilati
Dal 2020, il regime forfetario non può essere applicato dai soggetti che, nell’anno precedente, hanno percepito redditi di lavoro dipendente e a questi assimilati superiori a 30.000,00 euro.
Tale soglia è irrilevante se il rapporto di lavoro è cessato.
Riduzione dei termini di accertamento per fatturazione elettronica
Per i contribuenti in regime forfetario che aderiscono volontariamente alla fatturazione elettronica, il termine di decadenza per l’accertamento (art. 43 co. 1 del DPR 600/73) è ridotto di un anno (passando al 31 dicembre del quarto, anziché del quinto, anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione).
Fruibilità di benefici fiscali e non fiscali
Il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato all’imposta sostitutiva prevista dal regime forfetario (15% o 5%) deve essere considerato ai fini del riconoscimento della spettanza o per la determinazione di:
- deduzioni dal reddito e detrazioni d’imposta;
- benefici di qualsiasi titolo, anche di natura non tributaria.