Cedolare secca sui contratti di locazione commerciale
La Legge di stabilità 2019 ha introdotto la possibilità di applicare (sempre su opzione del proprietario) la cedolare secca, nella misura del 21%, ad alcune tipologie di contratti di locazione commerciale, finora esclusi da tale possibilità.
In particolare, la nuova normativa prevede l’applicabilità della cedolare secca al 21% relativamente ai contratti di locazione commerciale stipulati nel 2019, aventi ad oggetto unità immobiliari classificate nella categoria catastale C/1 (negozi e botteghe) di superficie fino a 600 metri quadrati, escluse le pertinenze, e le relative pertinenze locate congiuntamente.
Sono esclusi dall’opzione per la cedolare secca i contratti di locazione che sono stati stipulati prima del 1° gennaio 2019 e quelli che saranno conclusi a partire dal 1° gennaio 2020 in avanti.
E’ stata prevista una clausola antielusiva secondo cui l’opzione per la nuova cedolare secca “commerciale” non è applicabile ai contratti di locazione che siano stipulati nel 2019, qualora alla data del 15 ottobre 2018, “(…) risulti in corso un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile, interrotto anticipatamente rispetto alla scadenza naturale (…)”.
Quindi per i contratti in essere alla data del 15 ottobre 2018, sarà inutile la loro risoluzione consensuale e anticipata al fine di stipulare un nuovo contratto nel 2019 con il medesimo locatario e relativamente allo stesso immobile di categoria catastale C/1, in quanto la clausola antielusiva in esame non consentirà in ogni caso l’applicabilità della nuova cedolare secca “commerciale” in capo al proprietario.